Partigiani graduati operanti nel territorio carrarese
Elenco dei partigiani graduati operanti nelle formazioni carraresi che hanno acquisito il diritto ad ottenere lo stesso grado nella riserva dell’Esercito Italiano in ottemperanza alla Legge 8 agosto 1980, n. 434 (GU n. 226 del 19 agosto 1980)
Art. 1 — A coloro che, in qualità di ufficiali o sottufficiali, effettivi o di complemento, hanno partecipato alla guerra partigiana e che, per tale partecipazione, hanno conseguito, oltre alla qualifica di partigiano combattente, secondo quanto disposto dal decreto legislativo luogotenenziale 21 agosto 1945, n. 518, anche una qualifica gerarchica partigiana per un’attività» di comando svolta per un periodo non inferiore a tre mesi precedenti la data di liberazione della zona in cui operarono, e» concessa, a titolo onorifico, una promozione al grado superiore, all’atto del collocamento in ausiliaria o in congedo, in qualunque momento avvenuto, indipendentemente dalle promozioni conseguite per diritto.
Albertosi Primo (Primino Umberto Giuseppe), tenente. Nato ad Avenza il 18 giugno 1903 e deceduto a Carrara il 20 settembre 1978; figlio di Carlo e di Simonini Santina; coniugato con Genovesi Clotilde Maria Aldegonda vulgo «Pirineda», figlia di Filippo e di Pisani Maria vulgo Elvira. Di professione capomastro aveva aderito al Partito Comunista clandestino. Antifascista, molto legato alla famiglia Petacchi (Elia, Enzo, Aldo) ed a quella di Gino Menconi (poi Medaglia d’Oro al V.M.) fin dal 1938 era stato più volte «ospite» del carcere Marassi di Genova con l’accusa di «pericoloso sovversivo» ma era stato spesso incarcerato anche al Malaspina di Massa. Dopo l’8 settembre 1943 aveva contribuito all’organizzazione della SAP di Avenza di cui aveva ricoperto il ruolo di Comandante dal 1 giugno al 31 luglio 1944. Dall’aprile 1944 al 15 maggio 1945 aveva partecipato alle azioni di guerra svoltesi in territorio metropolitano con la formazione partigiana «Gino Menconi» ricoprendo dal 1 agosto 1944 al 25 aprile 1945 il ruolo di Comandante di s.m. di Brigata (attestazione di Partigiano Combattente da parte del CLN Toscano — scheda n. 27897). Nel rastrellamento che aveva fatto seguito alla strage di Avenza del 10 novembre 1944 era stato fatto oggetto di deportazione insieme a decine di altri uomini del paese ma, lungo il tragitto verso Pontremoli, era stato liberato dalle formazioni partigiane di Carrara e della Lunigiana mediante scambio di prigionieri.
Ambrosini Omero, sergente
Ancillotti Ermanno, sergente maggiore
Andrei Carlo, capitano. Soprannominato «il pipa» è stato il primo sindaco del Comune di Apuania e successivamente del Comune di Carrara nominato dal CLN nell’aprile 1945. Attivista del Partito Comunista clandestino era costretto a fuggire in Francia perché ricercato dalla polizia fascista. Rientrato in Italia nel 1931 aveva continuato la sua attività contro il regime fascista. Nel 1944 entrava a far parte del CLN carrarese. Nel dopoguerra aveva ripreso la propria attività di scultore.
Andrei Ennio, sergente
Angeloni Medardo, sottotenente
Antognoli Domenico, sottotenente
Arata Alfredo, capitano. Soprannominato «Coniglio». Nato a Grazzano (Carrara) nel 1918 aveva fatto parte, nella primavera del 1944, di una formazione partigiana che agiva a Monte Tondo tra la Lunigiana e la Garfagnana sotto il comando dell maggiore inglese Oldham. Con il suo gruppo aveva fatto saltare la teleferica che collegava Monzone al Monte Sagro impedendo così ai tedeschi di portare i cannoni sulla vetta. Tornato a Carrara era entrato a far parte della formazione «Aldo Cartolari» che agiva in una vasta zona tra il Monte Brugiana e il Monte Sagro. Dopo il suo scioglimento era entrato nella formazione «Ulivi» comandata dal «Memo» (Alessandro Brucellaria).
Babbini Gino, sergente maggiore
Babboni Ilva, sottotenente. Nome di battaglia «Renza». Staffetta partigiana era stata una delle organizzatrici e dirigenti dei «Gruppi di difesa della donna» che avevano preparato le manifestazioni contro lo sfollamento del luglio 1944 ed era stata più volte arrestata per questa sua attività.
Bacciola Roberto, sergente
Bacciola Vincenzo, sottotenente
Baccioli Sauro, sergente maggiore
Bagnoni Vladimiro, sottotenente
Baratta Ellis, sergente maggiore
Baratta Sirio, sergente
Barattini Athos, sergente
Barattini Carlo, sergente maggiore
Barilli Domenico, sottotenente
Barilli Giorgio, tenente
Bassi Aldo, sergente
Battaglia Alessandro, sergente
Battaglini Bruno, tenente
Battaglini Emilio, sergente
Bennati Bruno, tenente
Bergamini Antonio, sergente maggiore
Bernacca Adolfo, tenente
Bernacca Ribelle, sergente maggiore
Bernardi Giovanni, sergente maggiore
Bernardini Marino, sottotenente
Bertagnini Athos, sergente maggiore
Bertanelli Ezio, capitano
Bertanelli Giorgio, capitano
Bertolini Almo, tenente colonnello
Bertolini Sauro, sergente
Bianchi Lino, capitano
Bianchi Sergio, sergente maggiore
Bianchi Vasco, sergente maggiore
Biggi Pietro, sottotenente
Bocedi Enzo, sergente
Bordigoni Giorgio, sergente maggiore
Bordigoni Giuliano, capitano. Nato a Massa nel 1920. Dopo l’8 settembre 1943 era entrato nel gruppo clandestino del Partito Comunista. Instancabile organizzatore aveva curato l’arruolamento di molti giovani massesi e montignosini nelle prime formazioni partigiane. Dopo lo scioglimento della «Mulargia» in seguito ai fatti di Forno (Giugno 1944) era entrato nella formazione garibaldina «Aldo Cartolari» comandata da «Andrea» (Giuseppe Antonini, il viareggino). Dopo lo sbandamento a dicembre 1944 seguito all’imponente rastrellamento tedesco, aveva riorganizzato le formazioni partigiane della zona ed era diventato comandante del battaglione massese della Brigata Garibaldi «Gino Menconi».
Bordigoni Pietro, tenente
Borghini Luigi, sottotenente
Botti Guglielmo, sergente maggiore
Botti Primo, sottotenente
Bragazzi Mario, sergente
Brucellaria Alessandro, maggiore. Nome di battaglia «Memo». Con la caduta del fascismo dopo il 25 luglio 1943 aveva partecipato alla formazione del CLN di Apuania ed era entrato a far parte dei GAP (Gruppi di Azione Patriottica); successivamente era diventato comandante della formazione garibaldina «Giuseppe Ulivi». Dopo i fatti di Forno del giugno 1944 e lo scioglimento della formazione partigiana «Mulargia», era stato eletto Comandante della Brigata Garibaldi «Gino Menconi». Alla fine della guerra e dopo l’esclusione dei partiti della sinistra che avevano partecipato ai governi di unità nazionale, era stato costretto ad espatriare in Cecoslovacchia per sfuggire alla persecuzione messa in atto contro molti protagonisti più in vista della Resistenza. Rientrato in Italia alcuni anni dopo aveva ripreso il suo lavoro di operaio nel settore delle cave ed era stato nominato Presidente Onorario del Consorzio Cave nel cui ruolo aveva spesso denunciato i tentativi di infiltrazione mafiosa nel settore. Nel febbraio 1991 in seguito allo scioglimento del PCI aveva aderito al Partito della Rifondazione Comunista nel quale era stato eletto Presidente nella Federazione di Massa Carrara con le segreterie di Carlo Paolini (1991−92) e di Piercarlo Albertosi (1992−98). La città di Carrara gli ha dedicato un monumento all’interno del Cimitero di Turigliano e una piazza nel centro cittadino.
Bufalini Enrico, tenente
Buffoni Enrico, sergente
Bugliani Giuseppe, sottotenente
Buratti Raul, capitano
Calmanti Valeriano, sergente maggiore
Caltagirone Enrico, sergente maggiore
Camici Dante, sergente maggiore
Cappè Maurizio, tenente
Cargioli Averardo, sottotenente
Carozzi Carlo, sergente
Cecchi Loris, sergente maggiore
Ceccopieri Angelo, sergente maggiore
Ceragioli Mario, sergente maggiore
Chinca Armando, sottotenente
Chiocca Aldo, sergente maggiore
Conti Domenico, tenente
Coppelli Ampelio, sottotenente
Cordiviola Ovidio, sergente
Corsi Remo, sergente maggiore
Cricca Francesco, tenente
Dalle Mura Gino, tenente
Dell’Amico Adriano, capitano
Dell’Amico Gino, tenente
Dell’Amico Maurizio, sergente
Franceschini Angelo, sottotenente
Franchi Romando, sergente maggiore
Frediani Loris, tenente
Fusani Gildo, sergente maggiore
Garella Giuseppe, maggiore
Garella Vittorio, sergente
Gemignani Giorgio, sottotenente
Gentili Elio, sergente maggiore
Gervasi Alfredo, tenente. Nome di battaglia «Pantera». Era nato a Carrara nel 1923. Iscritto al Partito Comunista clandestino nella primavera del 1944 era entrato nella formazione partigiana «Falco» guidata da Contri Alfredo il «maggiore». In uno scontro a fuoco con i tedeschi era stato ferito a Canova. Nell’agosto 1944 era entrato nella formazione «Ulivi» comandata dal «Memo» Alessandro Brucellaria). Dirigente del PCI era stato più volte eletto consigliere comunale ed assessore a Carrara. Dopo lo scioglimento di quel partito nel 1991 era stato tra i fondatori del Partito della Rifondazione Comunista di Massa Carrara.
Giacomelli Silvano, sergente maggiore
Granai Lucio, sergente
Grandi Osvaldo, sottotenente
Guadagni Armando, sergente maggiore
Incerti Sirio, sergente maggiore
Irrera Antonino, sottotenente
Lazzarotti Alcide, capitano
Lazzeri Lino, sottotenente
Lippi Felice, sottotenente
Luciani Antonio, capitano
Luciani Ermanno, sottotenente, soprannominato «Pepé». Nato ad Avenza nel 1923 era entrato a far parte della SAP avenzina insieme al compagno ed amico Albertosi Primo. A luglio del 1944 era entrato nella «Aldo Cartolari» conosciuta anche come la formazione partigiana degli avenzini.
Luciani Giuseppe, tenente
Macchiarini Arturo, tenente
Mariani Giuseppe, maggiore. Nome di battaglia «Marco». Nato a Carrara nel 1908 aveva svolto il mestiere di rilegatore. Entrato nel 1930 nel Partito Comunista clandestino era stato arrestato nel 1936 e condannato a dieci anni di carcere dal Tribunale speciale. Liberato dopo la caduta del fascismo (25 luglio 1943) aveva immediatamente ripreso l’attività politica e dopo l’8 settembre era stato inviato dal Partito Comunista nell’area pisana con il compito di organizzare le formazioni partigiane in quel territorio. All’inizio dell’estate del 1944 era entrato a far parte del CPLN (Comitato di Liberazione Nazionale di Massa Carrara) del quale era diventato segretario nel marzo 1945. In quel periodo aveva ricoperto anche il ruolo di Commissario politico della Brigata Garibaldi «Gino Menconi».
Marselli Carlo, capitano
Martinelli Filippo, tenente. Nato a Carrara nel 1925. Di professione farmacista aveva aderito al Partito d’Azione. Dal luglio 1944 aveva contribuito all’organizzazione del Centro regionale del Partito d’Azione. Tornato a Carrara nel febbraio 1945 aveva contribuito al rafforzamento del «Battaglione Giustizia e Libertà». Nel dopoguerra era stato eletto consigliere comunale, poi assessore e infine sindaco della città di Carrara (1961÷67).
Mattei Araldo, capitano
Mazzi Umberto, sottotenente
Mazzucchelli Alvaro, tenente
Mazzucchelli Carlo, tenente
Menchinelli Sandro, tenente
Menconi Cesare, sottotenente
Menconi Ilario, sergente maggiore
Menconi Mauro, tenente
Merlini Olivo, sottotenente
Mori Giorgio, sottotenente
Musetti Andrea, capitano
Narra Oberdan, sergente
Nicolai Bernardo, sergente maggiore
Nicolai Fiorello, sergente maggiore
Nicolai Quinto, sergente
Ori Emilio, sottotenente
Perotti Enrico, sergente maggiore
Perutelli Vico, tenente
Pezzica Giuseppe, capitano
Piccini Amerigo, capitano
Piccini Francesco, maggiore
Pinotti Alvaro, sergente maggiore
Pollina Salvino, sergente maggiore
Procuranti Luigi, sergente maggiore
Pucci Pietro, sergente maggiore
Pucciarelli Fortunato, sergente
Rebecchi Carlo, sottotenente
Rebecchi Dino, sottotenente
Ricciarelli Amos, tenente
Rola Mario, tenente
Romanelli Bruno, sergente maggiore
Romanelli Roberto, capitano
Rossi Mario, sottotenente
Rossi Paolo, tenente
Rovetti Lino, tenente
Rustighi Giulio, tenente
Sabbioni Guido, sottotenente
Sarzanini Giuseppe, capitano
Serri Raimondo, capitano
Tassinari Pietro, capitano
Tognoni Eliano, sergente
Tognoni Giuseppe, tenente
Tonazzini Aldo, sergente maggiore
Toscano Rosario, tenente
Venturotti Carlo, sottotenente
Viola Luciano, sergente
Viti Angelo, sottotenente
Zagheri Olinto, capitano
Zeni Sergio, sergente
I benefici sono stati in seguito estesi ad altre categorie di partigiani combattenti e agli internati militari in Germania (Legge 6 novembre 1990, n. 323 promulgata nella GU n. 265 del 13.11.1990)
Art. 1. Il beneficio della promozione onorifica al grado superiore, indipendentemente dalle promozioni conseguite per diritto all’atto del collocamento, in qualsiasi momento avvenuto, in ausiliaria o in congedo, previsto dagli articoli 1 e 4 della legge 8 agosto 1980, n. 434, per gli ufficiali e sottufficiali, effettivi o di complemento, che hanno partecipato alla guerra partigiana o hanno combattuto in reparti regolari o non regolari delle Forze armate nella guerra di liberazione, e» esteso agli ufficiali e sottufficiali, nonché ai graduati in servizio continuativo, già internati militari in Germania e che sono in possesso dei requisiti per il conferimento del distintivo d’onore di «volontario della libertà» ai sensi della legge 1 dicembre 1977, n. 907.
Art. 2. Fatti salvi gli altri requisiti personali, il periodo di internamento in Germania di militari italiani valutato ai fini della legge 1 dicembre 1977, n. 907, e» riconosciuto partecipazione ad operazioni di guerra.
MONTIGNOSO: GLI ANTIFASCISTI (elenco della Polizia Politica 1920 – 1954)
Elenco degli antifascisti segnalati dalla polizia politica di Massa-Carrara tra il 1920 e il 1954 tratto dai FASCICOLI NOMINATIVI (su un totale di n. 2914) conservati nell’Archivio di Stato di Massa (buste dal n. 27 al n. 286).
L’appartenenza politica è quella riportata nel fascicolo. Essa contiene perciò degli errori dovuti al fatto che, in alcune fasi storiche, spesso la polizia politica non sapeva distinguere tra comunisti, anarchici e socialisti.
Nativi di Montignoso
Balderi Umberto, socialista – nato 29.10.1885; Baldi Lorenzo, comunista – nato 15.08.1892; Baldini Enrico, comunista – nato 25.06.1896; Buffoni Francesco, comunista – nato 27.05.1893; Buffoni Iacopo, anarchico – nato 31.08.1893; Buffoni Marco, anarchico – nato 13.12.1895; Castagnoli Eugenio, socialista – nato 10.02.1893; Ceccarelli Angelo, anarchico – nato 1865; Chioni Achille vulgo Lenin, comunista – nato 03.02.1881; Chioni Casimiro, comunista – nato 16.01.1897 (Ardito del popolo); Chioni Francesco, anarchico – nato 20.01.1888 (Ardito del popolo); Colle Battista, comunista – nato 28.11.1905; Conti Ugolino, anarchico – nato 08.01.1901; Del Freo Gino, comunista – nato 17.10.1902 (Ardito del popolo); Del Freo Michele, anarchico – nato 26.07.1884; Del Giudice Francesco, anarchico – nato 01.10.1898; Edunchi Antonio, comunista – nato 16.10.1891; Ferrari Luigi vulgo Amos, comunista – nato 29.05.1899 (Ardito del popolo); Francesconi Domenico, antifascista – nato 07.10.1911; Gabrielli Giovanni, socialista – nato 10.07.1907; Gabrielli Giuseppe, antifascista – nato 28.12.1904; Gazzoli Pietro, antifascista – nato 13.08.1894; Giannotti Guido, sospettato politico – nato 08.11.1913; Grillotti Balilla, comunista (Ardito del popolo) – nato 10.03.1902; Grillotti Daniele Natale, anarchico – nato 1862; Grillotti Romano, comunista – nato 10.07.1888; Guidi Francesco, anarchico – nato 22.08.1863; Guidi Umberto, antifascista – nato 29.08.1914; Lenzetti Amilcare, socialista – nato 11.04.1890; Lorenzetti Pietro, anarchico – nato 09.08.1863; Lorenzetti Raffaele, socialista – nato 26.06.1860; Mannucci Romeo, antifascista – nato 06.05.1920; Mazzei Ottavio, antifascista — nato 27.10.1906; Mazzei Pietro, anarchico – nato 14.06.1871 (partecipa ai Moti del 1894); Paolini Carlo, anarchico – nato 10.04.1857; Paolini Giuseppe, anarchico – nato 01.01.1862; Pardini Francesco, comunista – nato 04.08.1898; Pautasso Antonio, anarchico – nato 15.12.1894; Pellegrini Leone, comunista – nato 24.02.1884; Poggi Gino, antifascista – nato 03.11.1906; Poggi Pietro, comunista – nato 08.08.1891; Raffaelli Giuseppe, comunista – nato 30.01.1892 (organizzatore degli “Arditi del popolo” a Montignoso, volontario nelle Brigate Internazionali nella Guerra di Spagna); Ronchi Roberto, repubblicano – nato 02.11.1901; Ronchieri Cesare, repubblicano – nato 11.12.1876; Schiff Giorgini Giovanni Battista (Claudio,Ruggero), antifascista – nato 11.08.1881. La moglie Ceci Felicita era la proprietaria della omonima villa situata a Marina di Carrara; Tenerini Archimede, anarchico – nato 07.05.1871; Tenerini Attilio, anarchico – nato 14.11.1861; Tenerini Dalmiro, anarchico – nato 17.09.1906; Tenerini Giuseppe, antifascista – nato 11.11.1910; Vietina Domenico Arduino, comunista – nato 18.03.1894.
Residenti in Montignoso
Del Freo Pietro, anarchico — nato a Massarosa 29.06.1871; Lodati Luigi, anarchico, nato a Massa 06.09.1875 (partecipa ai Moti del 1894 e subisce una condanna a 2 anni di reclusione con 6 mesi di segregazione ); Piancastelli Gino, antifascista – nato a Firenze 01.02.1904; Ravenna Pietro Giobatta vulgo Pietro, anarchico – nato a Carrara 01.11.1869; Sforza conte Ascanio, antifascista – nato a Lucca 24.06.1875.
MONTIGNOSO: PARTIGIANI, PATRIOTI E STAFFETTE
Partigiani, Patrioti, Staffette che hanno partecipato alla Resistenza nel territorio interessato dalla Linea Gotica Occidentale.
L’elenco è tratto da «Montignoso nella Resistenza (1943−45)» di Giovanni Cipollini ed è stato integrato nel 2012 a seguito di una ricerca condotta dalla sezione «ANPI Montignoso» in collaborazione con il Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, prof.Ivano Tognarini.
Nell’elenco sono riportati quanti hanno operato nelle formazioni del Gruppo Patrioti Apuani. Non compaiono coloro che hanno combattuto in formazioni operanti al di fuori dei comuni di Massa e di Montignoso (Brigate Garibaldi, CVL, ecc.) dei quali si sta ricostruendo un secondo elenco (riportato in calce al primo) che verrà aggiornato di volta in volta sulla base delle ricerche avviate dall’ANPI di Montignoso.
MONTIGNOSO: I 29 CADUTI PARTIGIANI (1943−1945)
1 | Benedetti Palmiro di Luigi, classe 1917 | Deceduto il 6 novembre 1944 a Palatina (Strettoia) in una scontro a fuoco con una pattuglia tedesca. |
2 | Benedetti Roveno di Ottaviano, classe 1923 | Deceduto il 24 novembre 1944 all’Ospedale di Viareggio a causa di ferite riportate per un colpo di artiglieria nei pressi di Pozzi (Seravezza) mentre era in missione oltre la linea del fronte. |
3 | Bertocchi Quinto di Virgilio, classe 1914 | Deceduto l’8 maggio 1945 all’Ospedale di Pietrasanta per ferite riportate per lo scoppio di un ordigno bellico. |
4 | Buffoni Francesco di Primo, classe 1925 | Deceduto il 24 novembre 1944 all’Ospedale di Viareggio a causa di ferite riportate per un colpo di artiglieria nei pressi di Pozzi (Seravezza) mentre era in missione oltre la linea del fronte. |
5 | Buffoni Mauro di Bruno, classe 1922 | Deceduto all’Ospedale di Pietrasanta l’8 maggio 1945 per ferite riportate per lo scoppio di un ordigno bellico. |
6 | Colle Alessandro, classe 1926 | Deceduto il 3 maggio 1945 all’Ospedale di Carrara per ferite riportate il 2 gennaio da schegge di proiettile di artiglieria. |
7 | Colle Ardelio Carlo di Galliano, classe 1921 | Deceduto il 2 dicembre in località Santa Croce (Pasquilio) in uno scontro a fuoco con una pattuglia tedesca. |
8 | Del Giudice Francesco di Pietro, classe 1898 | Deceduto il 12 gennaio 1945 in località Freddana per ferite da colpo di artiglieria. |
9 | Fameli Giuseppe di Francesco, classe 1912 | Deceduto il 4 novembre 1944 in località Rosoleto per mano tedesca. |
10 | Ferri Carlo, classe 1901 | Deceduto a Cerreto per un colpo di artiglieria il 12 gennaio 1945. |
11 | Garbuio Nerino di Rino, classe 1925 | Fatto prigioniero mentre si trovava in servizio di guardia nei pressi del Monte Folgorito era stato condotto presso la sede del comando tedesco situata all’interno della Villa Schiff Giorgini (frazione di Piazza). Qui era stato torturato per molti giorni allo scopo di strappargli i nomi dei compagni di formazione. Di fronte al suo silenzio il 24 luglio 1944 era stato ucciso per impiccagione e il suo corpo lasciato appeso per sette giorni come monito alla popolazione. |
12 | Germelli Aldo, classe 1904 | Deceduto il 19 dicembre 1944 nei pressi del Monte Carchio per lo scoppio di una mina durante una missione. |
13 | Gianfranceschi Alberto di Andrea, classe 1889 | Deceduto in località Piazza il 25 dicembre 1944 per bombardamento aereo. |
14 | Gianfranceschi Carlo di Luigi, classe 1915 | Deceduto all’Ospedale di Pietrasanta il 7 maggio 1945 in seguito a ferite per lo scoppio di ordigni bellici. |
15 | Grillotti Carlo di Carlo | Deceduto al Bastione il 16 dicembre 1944 per un colpo di artiglieria. |
16 | Grillotti Romano di Carlo, classe 1888 | Deceduto il 16 dicembre 1944 all’Ospedale di Carrara per ferite da colpo di cannone. |
17 | Guadagni Silvio, classe 1893 | Deceduto il 28 gennaio 1945 all’Ospedale di Carrara per le ferite riportate in seguito ad un colpo di artiglieria. |
18 | Guidi Ciro di Oreste, classe 1922 | Deceduto il 7 maggio 1945 all’Ospedale di Pietrasanta in seguito a ferite da scoppio di ordigni bellici. |
19 | Guidi Mario di Adolfo, classe 1926 | Deceduto il 10 maggio 1945 all’Ospedale di Pietrasanta in seguito alle ferite per lo scoppio di ordigni bellici. |
20 | Guidi Nerito di Francesco, classe 1885 | Deceduto il 16 novembre 1944 a Marina di Massa per un colpo di artiglieria. |
21 | Lenzetti Orfeo di Amilcare, classe 1920 | Deceduto il 18 dicembre 1944 nei pressi del Monte Carchio per lo scoppio di una mina durante una missione. |
22 | Manfredi Armando di Pietro, classe 1910 | Ucciso dai nazisti il 10 ottobre 1944 a Cerreto in località Focetta. |
23 | Novani Alessandro di Francesco, classe 1879 | Ucciso dai nazisti il 13 Luglio 1944 nei pressi del Monte Folgorito. |
24 | Paolini Carlo Gino di Pietro, classe 1904 | Ucciso dai nazisti il 23 novembre 1944 nei pressi del Monte Folgorito. |
25 | Paolini Sesto di Pietro, classe 1908 | Perseguitato dal regime fu costretto a lasciare Montignoso nel settembre 1943 perché ricercato dai fascisti. Spostatosi a Pontremoli entra nelle formazioni della resistenza dapprima in Lunigiana e successivamente in Val di Vara. Catturato il 3 agosto 1944 fu torturato dai nazifascisti nell’inutile tentativo di estorcergli informazioni sui suoi compagni e quindi fucilato nel territorio di Sesto Godano (SP). |
26 | Pardini Lorenzo di Giuseppe, classe 1924 | Deceduto il 18 dicembre 1944 presso il Monte Carchio per lo scoppio di una mina mentre si trovava in missione. |
27 | Petracci Azelio, classe 1908 | Deceduto il 25 dicembre 1944 alla Piazza per bombardamento aereo. |
28 | Rosi Giuseppe di Francesco, classe 1896 | Deceduto per una cannonata il 12 gennaio 1945 in località Freddana. |
29 | Tonacci Orlindo di Francesco, classe 1898 | Ucciso dai nazisti il 23 novembre 1944 nei pressi del Monte Folgorito. |